Per molto tempo, la vendita al dettaglio di mobili online ha semplicemente occupato una posizione medio-bassa nell’e-commerce italiano. 

Anche nel 2020 solo il 16% delle vendite totali nel mercato del mobile e dell’arredamento è derivato dalla vendita al dettaglio online. 

Vi spiego oggi perché i rivenditori di mobili dovrebbero comunque riconsiderare il loro posizionamento sul mercato e perché i rivenditori online dovrebbero espandere ulteriormente la loro presenza su Internet.

Il futuro sta nel collegamento di vendita al dettaglio online e offline

Circa il 76% di tutti i consumatori, quando acquista mobili, preferisce ancora la vendita al dettaglio tradizionale rispetto alla vendita online. 

Il motivo è che per la progettazione e la consulenza di mobili come cucine, divani ecc., la vendita al dettaglio fissa eccelle rispetto alla vendita al dettaglio online, che almeno funziona senza una presenza interamente locale. 

A causa della mobilitazione di Internet e delle modifiche associate ai processi di acquisto, anche le vendite di mobili e accessori per interni su Internet sono in ulteriore aumento in questo settore.

Purtroppo, il modo convenzionale di scrivere su Facebook, Instagram e sui social non genera più clienti SOPRATTUTTO se sei il titolare di un’attività locale o possiedi una piccola-media impresa che TUTTI I GIORNI URLA NO ALLA CRISI con tutta la voce che ha.

È quindi nelle mani dei rivenditori e dei negozi di mobili fissi superare le sfide della vendita al dettaglio online, collegando ed espandendo le loro competenze chiave – consulenza, progettazione e opportunità di test tangibili dei prodotti – insieme alle potenzialità della vendita al dettaglio online.

“La trasformazione digitale ora sta interessando anche la vendita al dettaglio di mobili. Sopravviveranno solo i rivenditori di mobili con una strategia digitale completa, la cui offerta al cliente combina il meglio della vendita al dettaglio fissa e digitale insieme ”.

Il modo in cui questi canali di vendita online e offline possono essere combinati con successo è evidente dall’esempio di Ikea, leader di mercato in tutto il mondo. 

L’azienda svedese di mobili ha continuamente sviluppato ulteriormente la sua strategia omnicanale: oltre alle offerte nel classico catalogo Ikea e nel negozio online, l’azienda sta lavorando a livello globale per stabilire punti di ritiro e “stazioni di prenotazioni e ritiro” dove i clienti possono ricevere i loro prodotti ordinati su Internet.

In Italia, ne troviamo anche alle stazioni di servizio.

Trend: applicazioni di realtà aumentata a supporto del processo di acquisto

Nell’acquisto di mobili, la sensazione tattile e la presentazione del prodotto giocano un ruolo speciale, motivo per cui visitare un’azienda di mobili rimane praticamente impareggiabile. 

Ma con l’integrazione delle moderne tecnologie, è possibile mettere a disposizione dei clienti esempi altrettanto realistici di vita domestica. 

Con l’utilizzo della realtà aumentata è possibile testare su PC, tablet o telefonino nuovi mobili in diverse varianti e persino abbinarli ad arredi già esistenti. 

I progettisti 3D possono anche supportare l’acquisto, dove le stanze possono essere pianificate, progettate e visualizzate tridimensionalmente. 

Queste applicazioni sono facilmente accessibili e utilizzabili dai clienti come App o servizio chat e videochat su Internet.

Il potenziale di crescita nel settore del mobile è tutt’altro che esaurito

La quota online nel settore del mobile è in continua crescita. Ciò si riflette, ad esempio, nei dati positivi registrati da rivenditori online come Mondo Convenienza e Ikea nell’ultimo anno. 

Quest’ultima è riuscita addirittura ad aumentare il fatturato del 63% entro i primi tre trimestri del 2020. 

Secondo una ricerca dell’ECC Trade Research Institute di Colonia, il 2020 potrebbe minacciare la fine per una su tre delle 30.000 aziende di mobili totali. 

Le difficoltà sono affrontate in particolare dalle piccole imprese di mobili, che sono ora sotto la pressione dei leader di mercato sia nel commercio locale che nei mercati online.

“La quota online crescerà continuamente, ma rimane un’evoluzione, piuttosto che una rivoluzione”.

Posizionamento di mercato di successo nel settore del mobile utilizzando concetti multicanale

Rivenditori di mobili e produttori di marca dovrebbero riconsiderare il loro posizionamento di mercato in modo tale da accompagnare i loro clienti fino alla conclusione dell’acquisto ed oltre. 

Questi si verificano sempre più su Internet, motivo per cui lo sviluppo strategico di un negozio online sarà inevitabile in futuro. 

La maggior parte dei clienti, ad esempio, si informa prima di acquistare da un’azienda di mobili nel negozio online. 

È importante consigliare e offrire ispirazione ai clienti anche nel punto finale di utilizzo dei mobili e degli arredi, ovvero all’interno delle proprie quattro mura.

Gli attori online sempre più “puri” nel retail di mobili stanno così ampliando la loro offerta, oltre alle applicazioni di videochat e agli strumenti CAD 3D anche nei contenuti. 

In futuro, saranno in particolare i rivenditori multicanale ad avere successo. 

I rivenditori di mobili dovrebbero investire presto in un concetto ibrido di online e offline, poiché esiste un enorme potenziale di crescita nel settore del mobile. 

Un giorno, l’acquisto di mobili su Internet diventerà comune come lo è oggi lo shopping online di scarpe e vestiti. 

Anche adesso, i clienti godono di un’ampia selezione di vari fornitori e marchi e cercano prezzi e informazioni sui prodotti su Internet prima dell’acquisto. 

Oltre a un concetto di negozio a misura di cliente, che offre il miglior valore aggiunto sia dalla vendita al dettaglio stazionaria che online, oltre a supportare il percorso del cliente in importanti punti di contatto, i rivenditori di mobili dovrebbero avere una panoramica degli importanti sviluppi del mercato. 

Tra le altre cose, è coinvolta anche l osservazione dei prezzi dei concorrenti.

 “Il mercato online dei mobili è cresciuto continuamente dal 2009. La quota online ancora inferiore del settore indica che la fine della crescita non è stata neanche lontanamente raggiunta.”

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